Trasmettiamo una nota del Direttore.
Sabato pomeriggio e domenica mattina, lo devo confessare, li ho passati alla Leopolda. L'evento promosso dal sindaco Renzi mi è parso ineccepibile da un punto di vista organizzativo. Come è stato detto in lungo e in largo, ha visto la Leopolda gremita. (continua).
Ho trovato posto a sedere in fondo. Faceva un effetto formidabile lo spettacolo di tutta quella gente. Perché? Non intendo avanzare alcun giudizio, né voglio entrare nella diatriba Renzi sì, Renzi no. A me devo dirlo quel giovane Renzi presenzialista nei mass media non piace molto. Ogni volta che inciampo per le strade, mi viene spontanea un'esclamazione del tipo "Sindaco Renzi, sta' più a casa, per le strade, e lascia perdere i mass media!".
Però devo dare atto che questo evento ha rappresentato una bella occasione da non sciupare. Condivido in pieno quanto è stato detto domenica mattina in chiusura: "La mia paura più grande è che, di fronte al fallimento del governo, il centrosinistra non sappia rispondere o replichi senza coraggio e solo con slogan e conservazione''. "Il centrosinistra non può dividere i lavoratori dagli imprenditori. Non è questo il centrosinistra che vogliamo". "In particolare vorrei che in tutti fosse chiaro, al di là di divisioni e sottigliezze fra rottamatori e no, e diventasse un travolgente movimento di coscienze e di massa".
"C'è una cosa che non perdono al governo di centrodestra: e non è una legge, non è un Lodo, non è una scelta politica, ma è l'idea di aver portato il nostro Paese, nell'immaginario collettivo, ad essere come la sede della volgarità e della banalità. Noi, invece, rivendichiamo bellezza per il futuro, la bellezza come fattore politico."
Anche se questo pensiero è stato detto anche da altri, oggi, è bene ripeterlo. Per questo, a titolo di cronaca, ho ritenuto dar risalto, all'evento fiorentino, di dirlo agli amici di Asfer.it.
(A. Nesti)